Luciano Sturam non ama troppo apparire. Il suo lavoro da Direttore Sportivo della Tinet Prata lo impegna quotidianamente e chi frequenta il PalaPrata lo può vedere alle prese con la visione di video tecnici di prospetti d’interesse, intento ad osservare i ragazzi mentre si allenano oppure chiuso in riunione col suo staff tecnico. Alla fine di un’intensa sessione di mercato, che ha visto chiudere il roster che indosserà le divise gialloblù nella stagione 2023-2024, è giusto fare il punto della situazione con colui che, in accordo col CDA, la direzione generale e lo staff tecnico ha plasmato la Tinet Prata del futuro. Parla poco durante l’anno, dicevamo, ma quando ci sono da spiegare le scelte fatte di certo non si sottrae

“Siamo soddisfatti di come abbiamo operato in questi mesi – è l’esordio del D.S. pratense – Ormai il mercato non si fa tutto negli ultimi due mesi, come eravamo abituati un tempo. Si inizia a febbraio e le trattative sono lunghe ed estenuanti. Il mercato non è semplice e vanno valutate le richieste economiche, ma anche la compatibilità tecnica con i diversi compagni, con un occhio da parte della società e dello staff per avere un equilibrio tra giocatori affermati e giocatori di prospettiva che possano dare molto anche a livello di stimoli. I giocatori giovani, infatti, hanno aspettative che poi riversano su compagni e squadra, facendo fare un salto di qualità a livello di intensità e di motivazione nel lavoro. In questi due anni, credo, che qui a Prata lo abbiamo perfettamente dimostrato.”

Questo però è anche il periodo nel quale si devono prendere decisioni difficili, col rischio di risultare impopolari

“Questo punto va chiarito molto bene. La società, al termine dell’annata, valuta certamente i numeri espressi dai giocatori in campo, ma anche altri aspetti quali il comportamento e la disponibilità al lavoro. Non meno importante è anche il parere di preparatori e staff fisioterapico. Poi le scelte si fanno in due: quando finiscono gli accordi, annuali o pluriennali che siano, la società o i giocatori decidono in autonomia se prolungarli o portarli a termine. E’ chiaro quindi che il club non manda via i giocatori, ma li ritiene più o meno funzionali al progetto tecnico. Poi si valutano le richieste economiche. Ci sono stati giocatori che ci hanno chiesto di abbandonare il progetto ancora durante l’anno e abbiamo fatto in modo di assecondarne le legittime ambizioni. Altri hanno aspettato un po’ di più. E’ ovvio che i due cardini sui quali si fa la programmazione sono le richieste dell’allenatore e il budget a disposizione. Non ho mai concesso deroghe su queste due situazioni perché credo che lo staff debba avere piena fiducia nei giocatori che deve gestire. E altrettanto ferrei dobbiamo essere nel rispetto del budget perché solo così è possibile mantenere la considerazione molto alta che la società si è costruita in questi anni. Quando si forma la squadra questi sono i principi”

Alla fine di questi mesi caldi qual è il bilancio?

“Siamo convinti sia positivo, perché siamo assolutamente sicuri di aver coperto i ruoli chiave con giocatori molto validi. Le scelte sono state dettate dal vissuto dell’anno precedente, da un’analisi approfondita fatta con staff e dirigenza e dalle esigenze emerse nei colloqui con i giocatori. A questo proposito credo che in questi anni lo staff tecnico abbia dimostrato di aver lavorato benissimo, esprimendo anche una vision proiettata al futuro e non solo al contingente. Ritengo quindi sia nostro dovere cercare di fare tutto il possibile per accontentare le loro richieste tecniche in maniera che possano continuare a lavorare con profitto. In questo senso l’allenatore non può avere lo stesso “trasporto” per un giocatore nel quale non crede e, allo stesso tempo, se fossi un giocatore non vorrei stare in palestra con la sensazione di essere “sopportato”.”

Se dovessi fare un pronostico per la prossima stagione?

“La voglia è sempre quella di fare il massimo e così deve essere. Noi lavoriamo per soddisfare soprattutto le aspettative della nostra società e di tutti coloro che ci seguono. Ovviamente ci si aspetta sempre un miglioramento, ma bisogna anche tener conto di quello che fanno le altre squadre. E’ prestissimo per fare un’analisi perché non si conoscono ancora i roster definitivi. Di sicuro sarà una stagione tosta perché tante squadre hanno formato roster forti ed equilibrati. Mi riferisco ad esempio a Cuneo, Grottazzolina, Brescia, Siena. Ma, in generale, il livello è veramente proiettato verso l’alto. Forse non c’è la corazzata come la Vibo dello scorso anno, ma almeno 4-5 squadre che hanno manifestato volontà importanti. Noi ci aspettiamo dei passi in avanti per quanto riguarda il livello medio del campionato. Per questo dovremo mettere in campo ancora maggior forza, tenacia e capacità rispetto allo scorso anno per poter stare al passo con le migliori. Parlare di piazzamenti è al momento prematuro anche perché fino al 26 giugno non conosceremo la formula del campionato. Di sicuro vorremo essere protagonisti, come negli scorsi anni, ma siamo anche consci che l’impresa non è facile né scontata.”

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